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Organizzare un torneo amatoriale di rugby al tocco

Organizzare un torneo amatoriale di rugby al tocco.

Vantaggi e Rischi per gli organizzatori. Perche’ e’ importante seguire le indicazioni nazionali FIR/LITR e fare le cose per bene!

Organizzare un evento sportivo amatoriale, che sia di beneficenza o solo per il piacere di giocare, e’ una delle esperienze piu’ stancanti ma piu’ cariche di soddisfazioni che possano esistere. Per poter godere l’esperienza a pieno e’ pero’ necessario sapere come muoversi fra leggi e circolari in continua evoluzione e rischi anche molto alti soprattutto per i responsabili dell’evento.

A questo proposito iniziamo una serie di articoli che parleranno proprio del perche’ e’ giusto fare le cose tutti insieme, seguendo le linee guida federali e quindi LITR per il movimento e non farsi prendere dalla pigrizia organizzando eventi non ufficiali che aumentano a dismisura il rischio per partecipanti e societa’ organizzatrici.

Iniziamo con lo sfatare un mito: LE LIBERATORIE NON HANNO ALCUN VALORE LEGALE.

Molti organizzatori fanno firmare agli atleti una dichiarazione liberatoria prima di un evento sportivo con lo scopo di declinare eventuali responsabilità in ordine a danni che dovessero occorrere a soci o a terzi durante la gara.

Questi documenti sono del tutto inefficaci in virtù del combinato disposto dell’art. 5 e dell’art. 1229 del Codice Civile. La prima norma, infatti, sancisce il divieto di atti di disposizione del proprio corpo quando questi importino una diminuzione permanente dell’integrità fisica. In altri termini, lo stesso ordinamento giuridico stabilisce che neppure lo stesso titolare possa disporre di beni indisponibili quali il proprio corpo e la sua integrità o incolumità: a maggior ragione, quindi, una tale facoltà è preclusa ad un terzo (l’organizzatore di una manifestazione, ad esempio).
L’art. 1229, infine, dispone la nullità delle clausole di esonero da responsabilità per dolo o colpa grave del “debitore” (cioè l’organizzatore), nonchè per i casi in cui il fatto dell’organizzatore o dei suoi diretti collaboratori costituisce violazione di obblighi derivanti da norme di ordine pubblico.

Diverso e’ il discorso per i documenti informativi o moduli di iscrizione, dove per esempio la squadra partecipante o il singolo giocatore viene messo al corrente dei rischi connessi alla pratica della disciplina sportiva, dove viene specificato che per partecipare deve essere in possesso di certificato medico e tante altre informazioni importanti, non ultime le informazioni per la gestione della privacy.