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Bel gioco di passaggi e schivate il touch rugby IRB giocato in francia. Grazie all’adattabilita’ del regolamento proposto dalla International Rugby Board la Federazione di Rugby Francese ha potuto proporre un gioco veloce e tecnico declinato in due versioni: La versione competitiva, con spazi allargati e gesti tecnici di maggiore difficolta’ (fra i quali anche il calcio) e la versione sociale aperta a tutti con un ritmo leggermente piu’ lento ma praticabile da tutti a qualsiasi livello.
Nell’ultimo video federale di presentazione della disciplina e’ lo stesso segretario generale della Fédération Française de Rugby Alain Doucet a darci il suo parere su questa nuova disciplina “Ci siamo resi conto” dice Doucet “che chiunque in Francia puo’ entrare a far parte di un club di rugby a toucher. E’ nostro dovere metterci al servizio di questi club non facendo mancare loro il sostegno federale sia per le attivita’ agonistiche che per quelle non competitive” Un atteggiamento di attenzione estrema a tutto quanto puo’ portare nuovi giocatori e nuovi fondi al movimento.
Lo stesso Doucet ne ha anche per chi crede che il rugby a toucher possa portare via giocatori al rugby al placcato: “Il rugby a toucher si puo’ giocare in maniera del tutto informale, e’ un’attivita’ complementare, come lo sci. c’e’ la discesa, lo sci nordico, l’half pipe, ecc e tutti si sviluppano attraverso l’attivita’ federale. Cosi il rugby si sviluppa anche attraverso le migliaia di giocatori del rugby a toucher”
Un bel progetto quello della Federazione di Rugby Francese che gestisce e sovvenziona direttamente il movimento ed e’ tra i promotori del regolamento del touch rugby IRB in Europa.
Il segretario generale della FFR ha le idee chiare sulle potenzialita’ di questo gioco “C’e’ tanta gente che vuole giocare a rugby ma non ha ancora o non ha piu’ l’eta’ o le condizioni fisiche per poterlo praticare. Lo scopo del rugby a toucher e’ quello di permettere loro di giocare insieme ai propri amici con un pallone ovale. In questo il rugby a toucher e’ fondamentale” e per il futuro? “Organizzeremo a breve tornei ed occasioni di gioco in tutti i dipartimenti (provincie) del paese. Queste attivita’ non saranno rivolte necessariamente a chi gia’ pratica il rugby ma saranno anzi indirizzate magari a chi fa parte di un club di qualsiasi genere, piuttosto che alle imprese o a chi lavora in una fabbrica o ancora ai supporter di una squadra che si ritrovano in un bar per vedere le partite”
Sul territorio com’e’ visto il rugby a toucher? Parla un referente zonale per le nuove discipline (cosi la Federazione Francese chiama le attivita’ promozionali come il rugby a toucher), Rolland.
Rolland sottolinea che il rugby a toucher puo’ e deve essere utilizzato come punto di ingresso per i principianti per via della mancanza di urti che una volta imparata la tecnica di base arriveranno con il placcaggio.“Personalmente ritengo che sia un’esperienza positiva perche’ permette di giocare con i propri figli e permette ai figli ed alle figlie di giocare con i propri genitori” uno sport di famiglia insomma che e’ “sicuramente una attivita’ interessante a livello formativo e per la propria salute personale perche’ l’aspetto del gioco prende il soppravento e permette di correre senza nemmeno rendersene conto!”
Ecco nei numeri del movimento francese e nelle parole dei suoi responsabili un sunto di quanto si potrebbe ottenere anche qui in Italia con l’appoggio federale a questa nuova disciplina che e’ gia’ promossa e diffusa da Lega Italiana Touch Rugby nella penisola da ormai 4 anni.